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LA ROSA DI PAESTUM

 
Già prima dell'epoca romana, i floricoltori hanno celebrato la rosa come regina delle piante ornamentali per la straordinaria bellezza delle sue fioriture.
I fiori delle rose presentano una enorme varietà di colori, forme e fragranze; si va dalla semplice purezza delle rose selvatiche, al fascino delle rose antiche, alla splendente lucentezza degli ibridi moderni. Poche piante sono così varie e versatili nel portamento, nelle dimensioni, nel fogliame e nella forma.
Sia isolate nello splendore di un giardino geometrico, che usate per riavviare la profusione di colori di un impianto misto. Le rose simboleggiano la gloria del giardino in un giorno d'estate.

Non abbiamo nessuna notizia che ci permetta di stabilire quando la produzione delle rose ebbe inizio; si può solo osservare che essa risale alla seconda metà del I° secolo a.C., dal momento in cui Virgilio e Properzio la presentano già affermata e famosa ai loro tempi. Infatti sia Virgilio che Properzio ammirarono lo splendore delle rose proprio a Paestum. Dove Virgilio nelle "Georgiche" scrisse: "Se già non fossi al termine del mio lavoro canterei i rosai di Paestum che produce due volte all'anno". Possiamo desumere che le rose già da secoli erano oggetto di coltivazione, ed aveva ispirato come simbolo della perfezione estetica, poeti, scultori e pittori, ben meritando il titolo di "Regina dei fiori". La coltivazione di queste piante è probabilmente originaria dell'Asia e dell'Europa Centrale. Alla fine del 18° secolo dall'Oriente furono importate nuove specie, tra cui la rosa indica, e la rosa burboniana. Dal 19° secolo in poi, si sono create nuove forme giungendo alla vertiginosa cifra di circa 15.000 varietà oggi coltivate nel mondo, per fiori recisi, da giardino e per l'estrazione del profumo..
 

  

 
Le "vecchie rose" vengono indicate con la nomenclatura latina. E' un arbusto che richiede una buona esposizione e dai fiori profumati, sui rami rossicci e con poche spine. Alcuni esempi di "rose vecchie" sono: la burboniana, cinese, gallica etc… Invece le "rose moderne" derivano da ibridazioni, e vengono divise in due gruppi: le "rose ibride" o "tea ibride" e le "floribunde". Le prime sono indicate con il simbolo "H.T." e sono comparse alla fine del secolo scorso, esse derivano dall'incrocio di due varietà famose, le rose ibride rifiorenti e le rose tea. Le "rose ibride rifiorenti" sono così dette perché fioriscono sia in estate che in autunno, mentre le "tea" devono il nome al loro profumo, simile all'aroma del tè e delle camelie. Occorre specificare però che oggi col termine di rosa tea ibride s'intendono in genere tutte le varietà a fiori grandi, adatte a decorare aiuole. 

 

Il genere rosa appartiene alla famiglia delle rosacee e comprende oltre 250 specie e varietà spontanee con numerosi ibridi coltivati. Il portamento naturale è arbustivo, cespuglioso, con forme e altezza diverse a seconda delle specie e delle varietà. Botanicamente la rosa è un suffitrice, cioè ramifica fin dalla parte basale, lignificata, ma generalmente i rami più alti rimangono erbacei. I rami sono generalmente dotati di spine più o meno lunghe, grigi o bruni alla base, e verdastri verso l'alto. Le foglie invece sono disposte in modo alterno sul fusto, tormentaree o glabre (con o senza peli).
In relazione alla specie, sono semipersistenti o caduche, composte da tre-undici foglioline ma più frequentemente sono composte da cinque-sette foglioline, di forma ovoidale e lanceolata, cono cui il margine è spesso seghettato. I fiori solitari e riuniti in infiorescenza a corimbo, ermafroditi sono formati da una corolla dialipetala con cinque petali, nella forma spontanea, e molti in quelle coltivate (anche 50-60). Il calice è un dialisepalo composto da cinque petali che in condizioni climatiche sfavorevoli possono diventare simili a foglie. I fiori possono essere semplici, semidoppi o doppi, rifiorenti in base alla specie e alle varietà. Alcune caratteristiche del fiore sono: il profumo, il colore, la forma e le dimensioni. Il frutto è un cinorrodo, formato dall'ingrossamento del ricettacolo. Il cinorrodo si differenzia da una specie all'altra, come forma e colore, e costituisce un elemento decorativo soprattutto nelle rose antiche e botaniche. 
 

 

 
Rose botaniche.
In questo gruppo sono incluse tutte le specie spontanee e alcuni ibridi. Tra le caratteristiche principali vanno ricordate il profumo molto intenso e l'elevata resistenza a malattie e parassiti. Le foglie sono imparipennate, con foglioline ovali in numero variabile. I fiori sono per lo più semplici, con una corolla formata da cinque petali. 
Rosa Banksiae. E' di origine cinese. E' una specie rampicante, molto vigorosa, adatta ai climi miti; i fiori sono piccoli, doppi, grandi e molto profumati, con petali sovrapposti dal margine superiore rivolto verso l'esterno, fiorisce a giugno.

Rosa Indica. E' di origine cinese. E' un rampicante, a fiori semplici, che ha dato origine a diverse rose moderne. 

Rosa Rugosa. Molto vigorosa, ha rami irti di spine e peli; le foglie sono arricciate, lucide sopra, lanuginose sotto. Ha fiori solitari, semplici di un rosa vivo, molto profumati, che sbocciano in giugno e che continuano a fiorire, con alcune interruzioni, fino all'autunno. 

Rose rampicanti e sermentose. In questo gruppo, utilizzato per pergole, archi, tralicci e muril, sono varietà ottenute da incroci tra le rose botaniche rampicanti o da mutazioni di altri tipi di rose. Le rose rampicanti derivano da specie molto vigorose, hanno fiori semplici, piuttosto piccoli, di colore chiaro, profumati, riuniti in infiorescenza a corimbo che sbocciano in maggio-giugno. Le rose rampicanti che invece derivano da mutazioni di rosa x noisettiana e dagli ibridi di tea sono meno vigorose, con fiori più grandi, semidoppi o doppi. Le rose sermentose derivano da rose luciae e sono vigorose, con fusti flessuosi e fiori semplici, semidoppi o doppi, riuniti in grandi infiorescenze che fioriscono da maggio a luglio.

Cultivar. Le numerose varietà di rose che troviamo in commercializzazione a Paestum possono essere raggruppate in: 1) Rose "classiche" a fiore grande. 
Tra le cultivar a stelo lungo e medio le più diffuse sono: "Dallas", "Red Success" e "Baccarà" (rosse), "Vivaldi", "Anna" e "Sonia" (rosa), "Texas", "Golden Special" (gialle), "White Success", "Tinekà" (bianche).
2) Rose a fiore piccolo, da ricordare:" Biancaneve" e "Miss Italia" (bianche).
 

 

 

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